11,00 – Il tempo si ristabilisce, piove piano. All’improvviso le sirene danno il segnale di allarme.
11,30 – Cessato pericolo.
13,30 – Nel cielo vagano alcuni gruppi di nuvole che si accavallano come onde, tra le valli. Si ode in lontananza il crepitio di alcune armi da fuoco.
Apprendo che durante i funerali di ieri alcune persone sono state schiaffeggiate perché non hanno salutato il gagliardetto della Brigata Nera.
13,35 – Le sirene danno l’allarme.
14,00 – Cessato allarme.
In questo momento alcuni soldati della X stanno prendendo pesci mediante lancio di bombe a mano.
18,00 – Stanno transitando da Pallanza alcuni automezzi carichi di soldati tedeschi.
18,30 – Passa ora un grosso carro armato, diretto verso Intra.
Da Intra apprendo questa nuova angheria commessa dai tedeschi. Raggiunta Miazzina, le truppe tedesche trovarono una villa chiusa. I militi della Brigata Nera si informarono subito per sapere chi fosse il proprietario. Fu detto essere di proprietà del dott. Corbetta. Scesero subito nella sua abitazione e vi trovarono la moglie, i suoi tre figli ed una cameriera. La moglie e la cameriera vennero tratte in arresto. Poi si recarono nello studio di lui e, a mano armata, lo obbligarono a seguirli. Furono portati nelle scuole elementari e trattenuti. La cameriera e, pare anche, la moglie sono state rilasciate. Non si hanno notizie sulla sorte del dottore. Il solo motivo di questo arresto è perché dubitano avesse dato ospitalità ai Partigiani nella sua villa di Miazzina.