9,00 – Il cielo è sereno. Si può prevedere una bella giornata. Alcuni piccoli gruppi di nubi vagano sui monti. Sono bianche come il latte e provocano un forte contrasto con il verde-bruno delle montagne e l’azzurro intenso del cielo.
11,00 – Una massa di nebbia, mantenendosi ad alta quota, sta ora coprendo il cielo da sud-est ed avanza verso nord.
15,00 – Si sta ora levando un forte vento che soffia da est e da ovest, in breve tempo il cielo è completamente privo di nubi.
15,25 – Soffia ora un vento fortissimo, il cielo è di un azzurro splendido, qualche rara nube attraversa il cielo velocemente lottando con il vento che trascinandola tende a disperderla. La visibilità è ottima. I monti lasciano vedere ogni piccola insenatura e si distaccano coi loro bruni colori dell’azzurro del cielo, che dentro ad essi, sembra farsi più intenso. Il vento scuote le piante le cui foglie ad una ad una si staccano e vanno a posarsi, dopo una breve corsa nell’aria, sul terreno che sta diventandone coperto.
Sono le 15,40 ed ecco che l’improvviso urlo delle sirene richiama la gente alla realtà dell’ora. Tutti scrutano il cielo e tendono le orecchie cercando di vedere o di udire qualche cosa.
16,30 – Dopo un’ora di attesa snervante ecco che un forte rombo di motori richiama in questo momento l’attenzione di tutti. Si tratta di ben 8 squadriglie di 6 velivoli ciascuna che, seguendo la via da ovest a sud est, attraversano il cielo del lago. Giunte all’altezza della zona di Sesto Calende si può ora osservare un gran numero di piccole nuvole provocate dalla reazione contraerea ma i velivoli imperterriti attraversano la zona battuta e dopo aver compiuto un ampio giro (e forse sganciato un primo carico) ritornano per eseguire di nuovo il medesimo percorso. Ora si allontanano.
17,15 – Termina l’allarme.
22,00 – Come annuncia il giornale, il giorno 16/10 i Partigiani hanno ucciso il capo della Brigata Nera “A. Cristina” che partecipò all’occupazione di Domodossola. Con lui sono stati uccisi quattro altri graduati di truppa. L’imboscata avvenne tra Baveno e Feriolo.