9,00 – Ha piovuto tutta la notte. L’andirivieni delle auto militari è stato continuo.
11,45 – Un’auto si è fermata in Piazza S.Giuseppe, ne sono scese alcune persone che hanno deposto dei manifestini sotto le porte delle case. Il testo è alquanto strano, a prima vista sembrerebbe scritto dai Partigiani, ma ad una osservazione più attenta si intuisce che deve provenire dagli ambienti fascisti (il volantino era allegato al quaderno, ma è andato smarrito).
17,00 – Ha cessato di piovere. Sembra che il tempo voglia finalmente ristabilirsi. Uno sprazzo di luce è apparso sul Mottarone. Le nubi si sono alzate scoprendo le vette dei monti.
ll passaggio dei militari è continuo.
Notizie giunte da Intra dicono che, già da ieri, le truppe nazi-fasciste hanno attaccato un feroce combattimento con i Partigiani tra Cambiasca e Miazzina. Il Comandante della milizia è stato gravemente ferito fin dai primi scontri; è stato ricoverato all’ospedale, dove giace in gravi condizioni, in seguito a questo è stato subito eseguito un rastrellamento nella zona di Cambiasca.
L’affluire ad Intra di truppe e di automezzi è continuato per tutta la notte e l’intera giornata di oggi,per mezzo dei battelli.
I fascisti hanno fatto affiggere sui muri di Verbania striscioni colorati recanti le seguenti scritte:
“Chiunque aiuta i ribelli è considerato tale e quindi trattato come si meritaI”
“Hanno i “patrioti” una idea?”
“Combattono essi per difendere una bandiera? No, sono delinquenti ed assassini!”
22,00 – Il tempo si è ristabilito. Il cielo è uno sfolgorio di stelle, tutte le nubi si sono dileguate, la calma più assoluta regna ora ovunque. L’aria è fresca ed ancora un po’ umida.
Apprendo che anche ad Intra sono stati distribuiti manifestini uguali a quelli trovati a Pallanza. Anche qui l’idea della gente è che, da come sono scritti, si vede evidente che sono stampati dai fascisti, con lo scopo di presentare al popolo i Partigiani quali esseri vili e mossi solo da idee alquanto deplorevoli.
Già dai primi scontri avvenuti fuori lntra ed all’inizio della Valle Cannobina, numerosi sono i feriti ed i morti fascisti. Questi sono stati trasportati all’ospedale di Intra tramite automezzi.