8,00 – Questa notte alle 3,15, vi è stato un allarme. Si sono udite forti esplosioni. Sembra che il bersaglio sia la zona di Arona.
Il giovane Astrua, prelevato ieri, è ancora detenuto dalle B.N. Non si sa ancora l’esatto motivo dell’arresto.
8,30 – Ecco i particolari dei fatti successi ieri ad Intra. “Alle 20,15 i Partigiani hanno iniziato un violento fuoco sui posti di blocco dei ponti e della rimessa. I militi hanno abbandonato subito i loro posti ritirandosi al centro della città. I Partigiani dalla sponda destra del S. Giovanni con megafoni, chiamano i militi a farsi vedere e di non fuggire. Dalla casa del fascio aprirono il fuoco verso la montagna con alcune mitraglie. Attraccato al pontile c’è il traghetto carico di camion della X. Anche questo viene preso di mira, ma essendo troppo sotto le case, non viene raggiunto. La sparatoria continua per una ventina di minuti, poi tutto tace”.
11,00 – Da un uomo giunto ora dall’Ossola apprendo: “A Crodo il 2 Aprile alcuni tedeschi usciti dal paese si sono recati a ballare in una trattoria. Poco dopo vennero circondati e prelevati dai Partigiani”.
Nuovi particolari sull’uccisione del podestà di Macugnaga. Costui aveva ordinato di legare un Partigiano ucciso dietro ad un’auto e di farlo trascinare per il paese. Preso dai Partigiani mentre andava a Bognanco, venne fucilato sul posto con un altro fascista che lo accompagnava.
14,00 – Altri tre giovani di Intra hanno preso oggi la via della montagna.
18,00 – Apprendo da alcuni barcaioli giunti da Laveno che colà sono arrivati circa 500 tedeschi, provenienti da Genova. Stanchi, a quanto hanno detto alcuni. Questa notte dovrebbero traghettare per Intra.
18,00 – Questa sera ad Intra una barca recante a bordo alcune signorine ed alcuni militi, è stata colpita da una pallottola sparata da un posto di blocco. Nel panico la barca si è capovolta ed una ausiliaria è annegata.
19,00 – Ieri sera 2 Partigiani hanno fermato una signora tra Suna e Madonna di Campagna, poi sono spariti.
A questo punto il mio diario è interrotto per dieci giorni.
Ecco la spiegazione: il giorno 22 Aprile, alle ore 20 vengo arrestato da un gruppo formato da 8 marinai della X al comando di un ufficiale, tale Paolo Zocchi, e tradotto alla caserma.
Mia mamma, sapendo che facilmente agli arresti seguivano perquisizioni domiciliari, è preoccupata per il quaderno su cui scrivo. Lo cerca, lo trova e quindi lo brucia. Per puro caso non ha trovato i rimanenti che come erano finiti, mi premuravo di nascondere.
Così non ha trovato l’ultimo quaderno della serie, che avevo cominciato al mattino del 21 (sabato). Prima di passare a scrivere le note di quel giorno, voglio solo ricordare che il fatto più importante accaduto in questi giorni mancanti è sicuramente la liberazione dal carcere di Intra della signorina Gloria (figlia del dott. Tranquillini) arrestata dai fascisti. Tale liberazione è avvenuta nella notte fra il 13 e il 14. Un gruppo di Partigiani, al comando di Arca, comandante della divisione Flaim, ha fatto saltare la porta della prigione ed ha portato via i prigionieri. La prigione si trova esattamente nella stessa piazza del Teatro, dalla parte opposta. Nel Teatro sono di stanza i militi della B.N.