8,00 – Il tempo è bello.
Da Macugnaga apprendo che i fascisti hanno abbandonato quasi tutta la valle Anzasca. I paesi abbandonati sono stati subito occupati dalle Brigate Alpine Partigiane.
Da Novara si apprende che i Partigiani continuano ad impegnare duramente i nazifascisti, specialmente nella Valsesia.
10,00 – Il maresciallo della X, prelevato ieri notte, è stato condotto a Cossogno. Egli era uno dei più terribili ufficiali della guarnigione.
Sono tornati i 16 uomini tempo fa catturati ad Oleggio. Essi hanno affermato di essere stati trattati bene. Questa notte la X di lntra ha eseguito visite in alcune case dove credevano esservi dei Partigiani, e questa mattina le pattuglie chiedono i documenti a tutti, dicendo che era entrato in Intra un Partigiano.
13,30 – Un grosso velivolo sta sorvolando la città a quota molto bassa.
14,10 – Un secondo aereo segue la strada del primo.
14,20 – Uno degli aerei passa in senso inverso.
15,10 – Anche il secondo ritorna. Ogni volta viene dato l’allarme.
16,00 – Si sa ora che è stato pescato alla foce della Toce il cadavere di un militare con divisa degli alpini; era senza cappello né scarpe. E’ stato ucciso con un colpo alla testa.
21.00 – Il cielo che poco fa si era annuvolato, è tornato sereno. L’aria è tiepida.
Viveri: oggi è stata distribuita una razione di 50 grammi di burro per persona. La gente reclama per il mancato arrivo del riso del mese in corso.
Dal giornale “L’Ardimento” di Novara:
Crimini di Banditi
IL COMMISSARIO PREFETTlZIO DI BAVENO
vittima dei banditi comunisti
Giorni or sono, elementi comunisti appartenenti a una banda armata già responsabile di numerosi delitti perpetrati nella zona del Verbano, si sono macchiati di un nuovo gravissimo crimine, consumato con l’ormai abituale ferocia di briganti veramente degni di quella scuola bolscevica che in Russia e fuori ha insegnato alla perfezione i principi della più rivoltante bestialità sanguinaria.
La vittima, come già tante, troppe altre volte, è stata ora designata nella persona di un valoroso ufficiale superiore; si tratta precisamente del colonnello Luigi Stella, già appartenente al genio navale, da qualche tempo Commissario prefettizio del Comune di Baveno. Negli scorsi giorni egli veniva prelevato mentre rincasava; non fu subito possibile avere informazioni sul suo conto.
A distanza di poche ore veniva poi rinvenuto il suo cadavere in località Campino, dello stesso comune di Baveno. La salma del colonnello Stella presenta ferite di arma da fuoco alla testa il che comprova come l’ufficiale sia stato assassinato con i ben noti sistemi di pretta marca bolscevica.
Alla nuova vittima dell’odio partigiano, Baveno ha tributato solenni onoranze funebri.