7,35 – Allarme. Il tempo è bello, il cielo sereno. Oggi è l’anniversario della fondazione dei Fasci. Gli edifici pubblici hanno esposto la bandiera.
7,40 – Alcune esplosioni si odono verso Sesto. Cessato allarme.
10,10 – Un aereo sorvola la zona.
10,35 – Di nuovo l’aereo è sopra la città. Viene dato l’allarme.
12.00 – Cessato pericolo.
14.00 – Allarme.
Tre caccia bombardieri compaiono improvvisamente provenienti da Laveno. La gente fugge atterrita verso la montagna. Gli aerei, dopo aver puntato su Verbania, virano e si dirigono verso Luino. Il panico cessa. Si è appena spento il rumore degli aerei che si odono alcune esplosioni. Tre sono certamente provocate da bombe, le altre sono mitragliamento.
15,10 – Il mitragliamento continua.
15,20 – Il rombo degli aerei in avvicinamento si fa udire improvviso e crescente. Di nuovo il panico invade la gente che fugge. Qualcuno si ferma e scruta il cielo. Finalmente ecco che i 3 velivoli compaiono a quota 600/700 metri. Si avvicinano rapidamente alla città ma appena sono sopra le prime case, girano e si allontanano verso sud. Tutti osservano atterriti il loro volo, ma la calma ritorna vedendoli allontanarsi.
17,00 – Due allarmi nel frattempo. Da Baveno si apprende che i Partigiani hanno prelevato un capitano dell’esercito repubblicano.
Persone giunte da Omegna riferiscono il seguente fatto:
“Ieri alcuni Partigiani hanno messo una bomba sulla strada con l’intenzione di far saltare un camion militare. Il fatto è che la bomba non è esplosa al momento giusto, ma ritardò. Esplodendo uccise due soldati. I compagni di questi giunti subito sul posto fermarono la gente che vi transitava e preso l’unico uomo che era sul posto, un giovane di 25 anni lo fucilano. Da Luino si apprende che i nazifascisti stanno compiendo azioni di rastrellamento nella zona”.
I Partigiani di Miazzina attendono rifornimenti aviolanciati. Essi sono certi che i fascisti stanno preparando un rastrellamento nella zona. Sono però pronti a riceverli.
Ieri sera altri soldati della X sono fuggiti per andare con i Partigiani. Uno di essi, già Partigiano, non poteva uscire dai blocchi. Allora deciso a filare, dopo essersi messo nelle tasche due rivoltelle e numerosi caricatori, si mise in cammino. Giunto con il suo compagno al posto di blocco dell’Ospedale, venne fermato ed alla domanda di dove stesse andando, rispose di recarsi all’Ospedale per un bagno essendo colpito da scabbia. Allora i militi li lasciarono passare i due entrarono sì per la portineria dell’Ospedale, ma uscirono dietro, allontanandosi. Oggi è stata la volta di due tedeschi. Passato il fiume sono saliti per la montagna.
Ieri sera Radio Londra ha segnalato un certo ****** già residente a Suna ed ora operante nel Padovano. Ha già sulla coscienza diversi omicidi. L’avviso è rivolto ai Partigiani della zona per eliminarlo.
Finalmente si sa con certezza che i fratelli Falangola sono stati giustiziati. Gli altri militari vengono scambiati lunedì.