9,30 – Tempo incerto; alcune grosse nubi vagano molto basse verso
sud est. Freddo intenso.
In questo momento due squadriglie di aerei alleati, una di tre e
l’altra di quattro, sono comparse in direzione di Taino. Essi girano
a quota 800-1000 metri poi improvvisamente ad uno ad uno
scendono in picchiata sopra la polveriera sganciando un primo
carico di bombe. Le esplosioni sono violente e si odono benissimo.
Si intuisce anche il luogo dove cadono, alzandosi dense
colonne di fumo. Di alcune di esse si intravedono le fiamme dello
scoppio. Gli aerei sono visibilissimi. Tutta la gente che si trova in
piazza ne osserva, in parte atterrita ed in parte curiosa, le loro
evoluzioni. Si ode chiaro il rumore degli aerei che riprendono
quota, dopo la picchiata.
9,40 – Ora dal luogo colpito sale molto fumo. Gli aerei girano ad altezza
media, ed ora si allontanano verso Varese. Di nuovo calano
in picchiata su un altro obiettivo che non si intuisce, e di nuovo
sganciano. Nel frattempo il fumo si dilegua dai luoghi colpiti pre
cedentemente. Ecco che essi ritornano e di nuovo sganciano per
la terza volta.
11,00 – Si apprende che in seguito all’incursione di ieri è stato colpito
un reparto della polveriera. Anche il treno Milano-Domo è stato
colpito.
13,30 – Il servizio Arona-Novara è sospeso, continua però quello Arona-
Domo, ma eseguito da una sola locomotiva, anch’essa già
avariata da mitragliamento.
15,30 – All’improvviso alcuni aerei compaiono sul lago; subito si leva dal
luogo della polveriera, una densa massa di fumo. Il fumo si leva
anche da un luogo più distante. Non si odono esplosioni, forse
hanno anche spezzonato il luogo con ordigni incendiari. Subito
si allontanano.
16,00 – Qualcuno dichiara che, per evitare un’eventuale esplosione della
polveriera, questa sia stata allagata. Ma è evidente che è stata
molto danneggiata e che sia praticamente inservibile.