10,00 – Questa notte ha soffiato un forte e gelido vento. Verso l’alba
però si è calmato. Il cielo è completamente sereno ed il freddo è
più intenso del solito.
Nuovi particolari si hanno sul fatto di ieri. I cinque condannati
sono stati caricati su di un camion legati come bestie e trasportati
sul luogo dell’esecuzione; tra di essi si trovano tre giovani di
Intra: Giannetti, Tenconi, Bagnati. Sono stati confessati al mattino
da Mons. Bozzini, che li ha anche accompagnati ed assistiti fino al
momento dell’esecuzione, che avvenne alle 15,30. Verso quest’ora
un ufficiale delle B.N. si recava dalla ditta Verbanese chiedendo
subito un’auto che gli venne data. A bordo di essa partì a pieno
motore verso Cambiasca, avendo ricevuto per i condannati, la
grazia. Ma troppo tardi, essi erano già giustiziati. Il fatto tremendo
ed atroce ha sconvolto l’animo di tutti i cittadini. Durante le
prime ore di oggi, si poteva osservare nelle vie il volto triste e
sconvolto dei passanti: alcuni si soffermavano, ma senza parole
per commentare.
Alcuni piangono. Nello stabilimento dove lavoro, al primo entrare
degli operai, subito si formano gruppetti intorno a quelli che
giungono dai paesi di montagna, per avere particolari. Essi parlano
e raccontano, i presenti ascoltano, ma sul viso di tutti si osserva
dolore, rimpianto ed esecrazione per gli autori dell’atroce
assassinio. Sono 5 poveri innocenti, colpevoli solo di non vedere
nella Repubblica Sociale, un governo che risponda ai loro ideali.
Essi si aggiungono ai 42 di Fondotoce, aumentando così il dolore
della nostra cittadinanza.
10,30 – Alle 9 è stato dato l’allarme; si sono subito udite alcune forti
esplosioni provenienti dalla parte meridionale del lago; alcuni
minuti dopo verso Arona, si è levata una densa ed alta colonna di
fumo. Si dubita che sia stata bombardata Arona o Sesto Calende.
13,00 – Il tempo tende a cambiare; dalla valle dell’Ossola stanno uscendo,
coprendo le montagne, dense masse di nubi, che piano piano
tendono a coprire tutto il cielo.
17,00 – Il cielo è totalmente coperto. Il freddo si fa sempre più intenso.
Si hanno ora i primi particolari sul bombardamento di stamane.
Notizie telegrafiche giunte da Arona alle 9,10 di questa mattina,
annunciavano che numerosi velivoli stavano attraversando la città
a bassa quota, mentre l’esplosione di un deposito di polvere
aveva rotto tutti i vetri dell’ufficio e di gran parte della città. Altre
notizie asseriscono che anche la stazione ferroviaria è stata colpita.
Nessun treno è potuto giungere ad Arona. Il servizio è sospeso
fino a nuovo ordine.
Durante il pomeriggio sono stati dati due allarmi ed alcuni preallarmi;
l’ultimo è cessato alle ore 17.
19,15 – Testimoni oculari affermano che ieri sera il comandante delle
B.N. che ha ordinato il fuoco contro i 5 giovani, quando seppe
che per questi era stato firmato l’ordine di grazia, si sentì male e
dovette essere accompagnato in caserma da due militi; si credeva
che dovesse impazzire.
20,00 – Una signora proveniente da Omegna ha dichiarato che nel giardino
della sua villa è caduto un paracadute recante un bidone di
burro fuso.