Settembre 1944 – Aprile 1945 – Cronaca

9,10 – Giornata splendida.

La conversazione della popolazione è piena degli avvenimenti di ieri, il terrore ricopre ancora il volto di molte persone, quand’ecco che rapidi come al solito compaiono gli aerei incursori. Il fuggi fuggi è generale per le vie; vedere i velivoli ed udire le esplosioni è una cosa sola. Dove hanno colpito? La gente sta ancora atterrita per le vie, quando velocissimi gli aerei ritornano sul nostro cielo; essi si dirigono verso il lago avventandosi su un terzo battello che sta attraversando da Laveno ad Intra. Si tratta del battello “MILANO”.

10,30 – Il battello carico di truppe fasciste, trasportava un ingente quantitativo di munizioni. Sono state     caricate sul battello all’insaputa dei borghesi che, non conoscendo tale fatto, hànno approfittato della corsa per andare ad Intra. Tutto il carico era destinato a rifornimento per un prossimo rastrellamento sul Verbano.

Gli aerei volteggiano sul battello e, ad uno ad uno, compiendo rapide picchiate, incominciano a colpirlo con raffiche di mitraglia; il capitano del battello, visto il pericolo, tenta di portarsi verso la Castagnòla onde essere un po’ al coperto e per evitare il completo affondamento, ma gli aerei continuano la loro opera e dopo alcune raffiche a bordo si sviluppa un violento incendio. Nel frattempo però il pilota è riuscito a raggiungere la riva nei pressi della villa Kaupen. In breve tutto lo scafo è avvolto dalle fiamme, le vittime sono numerose. Evitato l’affondamento, lo scafo viene assicurato alla riva mediante funi, intanto sono accorsi i vigili del fuoco che aiutati da uomini, giunti subito sul luogo, si prodigano nel tentare il salvataggio dei disgraziati passeggeri, reso più difficile dal continuo esplodere delle munizioni che sono a bordo del battello stesso. Gli aerei, visto l’ormai avvenuta distruzione del battello, si allontanano. Verso le 10.00, però, ritornano e scaricano alcune raffiche di mitraglia sulla zona del porto di Intra, ma senza causare danni, quindi si allontanano.Il terrore ricopre ancora il volto dei passanti.

11,10 – Si hanno i primi particolari dalle zone colpite dall’incursione di ieri pomeriggio. Due bombe sono state sganciate nei pressi di Fondotoce, nessuna vittima, pochi danni ad una sola casa. Al contrario ad Intra sono state sganciate ben quattro bombe che hanno distrutto completamente una grande casa operaia; le vittime non sono ancora accertate, ma si teme che circa una decina di persone siano rimaste sotto le macerie.

14,30 – La situazione sta assumendo un carattere addirittura spaventoso, la gente mormora notizie strane che continuano a rendere sempre più basso il morale generale. Alcuni dicono che alle 15 si ripeterà un nuovo bombardamento, la notizia fa progressi tra il basso popolo ed ecco che si può osservare la sfilata di gente, che armata di ogni sorta di oggetti, dalle coperte alle borse, si avvia verso il Monte Rosso e la vicina Castagnola. Ma passate le 15 ecco che le notizie cambiano tono, ora è alle 16 e di nuovo la gente sfolla, ma il tempo passa e niente di nuovo accade. Chi dice la notizia essere stata diramata da radio straniere, chi da manifestini, ma nessuno ha visto tali manifestini, nessuno ha udito personalmente tali notizie da alcuna radio. Insomma un vero caos invade la mente del popolo che, nell’ignoranza crede a tutto ciò che viene detto. Ora un’altra notizia si diffonde rapidamente ed essa dice:” Ieri i marinai della Mas hanno fermato un grosso camion di farina diretto nell’Ossola. Ora sembra che il Comando dei Partigiani abbia chiesto alla Mas di rilasciare il carico fermato altrimenti verranno presi provvedimenti in merito”.

La notizia è però sempre una notizia di popolo.

§15 · settembre 26, 2014 · Senza categoria · · [Print]

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