9,00 – Giornata splendida, il cielo è completamente privo di nubi e sembra non vero, dopo tanti giorni di pioggia.Il sole, ancora caldo, cerca di attenuare il freddo, che ormai progredisce a grandi passi. Le piante ormai sono quasi completamente spoglie, soltanto qualcuna, ormai gialla, si attarda ancora a staccarsi. Il terreno è ricoperto di foglie e da esso si alza un leggero strato di nebbia, che attenua i colori, all’orizzonte. Il paesaggio, completamente autunnale, è reso più caratteristico dalla corona delle bianche vette dei monti che circondano il lago, che è di un colore verde azzurro, reso ancora più scuro dal riflesso dei monti stessi.
13,30 – In questo momento, aprendo la radio, ascolto un annuncio che dice: “Attenzione, grosse formazioni di aerei a sud di Novara” poi altri messaggi, alle:
13,34 – “Altre grosse formazioni a nord-est di Novara”.
13,37 – “Altre grosse formazioni a sud-est di Voghera”.
13,42 – “Altre grosse formazioni presso Bergamo”.
13,45 – “Gli aerei di Bergamo sono ora a 20 Km. ad est di Como”.
13,50 – Viene dato l’allarme.
15,00 – Cessato allarme.
17,15 – All’improvviso qualche cosa viene a turbare la calma. Per le strade soldati che corrono; è stato dato l’ordine di rientrare in caserma. La gente è agitata, ma non si conosce ancora il motivo preciso di questa agitazione. Alcuni, forse per aver saputo qualche cosa di preciso, corrono, altri si soffermano chiedendo a destra ed a sinistra. Finalmente da discorsi uditi da alcuni militari, si apprende che è successo qualche cosa di grave presso i Cappuccini. Sembra sia stato ucciso un militare della X.
18,00 – Alcuni automezzi della Brigata Nera transitano di corsa da Pallanza, provenienti da lntra. Tutti vivono momenti di ansia; non si può sapere nulla di preciso su quanto è accaduto.