Settembre 1944 – Aprile 1945 – Cronaca

Primo attacco aereo della zona dell’Alto Verbano.

15,10 – La vita in Pallanza corre tranquilla come sempre; è una giornata sfolgorante di sole in un cielo limpidissimo, reso più azzurro dal vento che spira alquanto forte: una giornata di settembre splendida.

Quando, rapidi come la folgore, 6 cacciabombardieri compaiono nello spazio aereo soprastante la città. E’ un attimo; 2 di essi si dirigono verso Fondotoce e 4 verso l’alta Intra; come dardi piombano in picchiata, sganciano e spariscono all’orizzonte. Il panico prodotto dalle esplosioni è terribile: gente che corre, piange, si dispera. Un insieme di cose che non può fare altro che commuovere.

Passato il primo spavento, subito gli sguardi si levano al cielo cercando di scoprire dove l’offesa ha colpito. Gli apparecchi si sono allontanati. Tutto sembra finito, quando, più improvvisi di prima, piombano sulla città. Questo secondo attacco è stato preannunciato dall’urlo delle sirene, ciò rende più tragico il momento. Ecco, i velivoli sorvolano rapidi il cielo della città, si dirigono verso la regione Fondotoce-Baveno. Tutti seguono atterriti il loro volo quando, vedendoli lanciarsi in picchiata, un urlo esce dalla bocca di alcuni presenti. Subito si ripercuote nell’aria lo squarciante tuono delle esplosioni e delle raffiche di mitraglia.

Questo secondo attacco è stato diretto contro il battello “GENOVA” che stava per attraccare all’imbarcadero di Baveno. La folla si precipita sulla riva di Pallanza per osservare i risultati dell’attacco. Nel frattempo i velivoli si alzano, prendono quota e si allontanano.

Come dicevo, la folla gremisce la piazza cercando di carpire alla distanza qualche piccolo segno che potesse dare spunto alle conversazioni. Quand’ecco, all’improvviso, dal bordo del battello che stazionava al largo di Baveno, si sprigiona un violento incendio che in un baleno invade tutto lo scafo. Un’enorme colonna di fumo ben presto lo avvolge. Alimentato dal forte vento, l’incendio si propaga e consuma tutto ciò che poteva bruciare.

Intanto incominciano a pervenire le notizie dai vari punti colpiti. E’ un susseguirsi di notizie rese più inverosimili dalle continue contraddizioni, queste notizie non potranno essere rese per certe se non quando ci si potrà accertare sul posto, quindi non posso pronunciare niente di certo.

19,15 – La calma sta ritornando quando ci si può accertare dell’ormai avvenuto affondamento del battello. Il numero delle vittime è ancora imprecisato.

All’ultimo momento si apprende che anche Luino è stata attaccata e che un altro battello, il “TORINO” è stato colpito ed incendiato.

§10 · settembre 24, 2014 · Senza categoria · · [Print]

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